Il tuo drone è a prova di Privacy?

Il mercato dei droni è in continua crescita e declinato secondo le esigenze più diffuse.

Apprezzati per l’uso versatile, trovano un impiego ormai diffusissimo nella pubblica amministrazione, nelle società, tra i liberi professionisti e i comuni cittadini.

Se in origine i droni erano concepiti come macchine militari, oggi le fotografie scattate, le riprese video e i dati rilevati tramite gli stessi, sono utilizzati con gli scopi più vari: ludici, lavorativi, statistici, di pubblica sicurezza, ecc.

Secondo uno studio condotto nel 2016 dall’Unione Europea , da qui al 2035 il mercato dei droni raggiungerà un valore annuo pari a 10 miliardi di euro , che si spingerà fino a 15 miliardi entro il 2050. Sempre secondo lo stesso studio, le operazioni di volo a scopo civile sono quelle che genereranno maggiore impatto (5 miliardi di annui entro il 2035) mentre nel breve periodo sono le operazioni ad uso ricreativo e difensivo ad occupare una maggiore fetta di mercato (insieme pari a circa 2 miliardi di euro).

Ci sono tuttavia delle regole da rispettare perchè l’uso dei droni sia consentito a norma di legge.

Conoscere le regole che occorre rispettare per l’utilizzo dei droni è quindi fondamentale, per non incorrere in violazioni che potrebbero avere gravi ripercussioni.

Ciò anche quando si utilizza un drone a scopo ricreativo; si pensa infatti comunemente che l’utilizzo del drone come “giocattolo”, vada esente da ogni limitazione.

Così non è.

Se hai un drone, devi sapere che, oltre al necessario rispetto del Regolamento UAS-IT dell’ ENAC (link) e dei Regolamenti europei, un forte limite è rappresentato dal rispetto del diritto alla riservatezza (secondo quanto previsto anche dal GDPR Regolamento 2016/679).

Si sa infatti che durante le riprese video o fotografiche è assai difficile non ritrarre terze persone, ciò che però si scontra con la necessaria tutela della Privacy.

Cosa fare allora?

Occorre adottare delle misure ben precise per impedire la diffusione di immagini -riprese video lesive della riservatezza: in assenza di consenso, occorre adottare degli accorgimenti che evitino l’identificazione del soggetto.

Si segnala che il Garante Italiano ha adottato una specifica infografica per uso droni ricreativi consultabile al seguente link

In questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio come utilizzare il tuo drone a prova di Privacy.         

Quali sono i limiti in materia di Privacy che i droni devono rispettare nei luoghi pubblici?

Si possono usare immagini e riprese ritraenti terzi previo consenso (a meno che trattasi di personaggio pubblico).

Come utilizzare i droni a prova di Privacy, se non si ottiene il consenso?

Occorre oscurare visi, targhe, elementi di identificazione.

Quali sono i limiti in materia di Privacy che i droni devono rispettare nei luoghi privati?

Divieto assoluto in assenza di consenso, si può configurare anche il reato ex art. 615 bis cp interferenza illecita nella vita privata.

Ad es. se la mia abitazione è separata da quella del vicino da un muro e quest’ultimo utilizza un drone che mi riprende mentre sono in giardino, questo è considerato illecito.

Come utilizzare i droni a prova di Privacy, con gli audio?

In assenza di consenso, vietato se permette di sentire la conversazione o riconoscere il soggetto.

Ci sono delle eccezioni, per cui il limite della Privacy può essere superato nell’utilizzo dei droni?

Per finalità giornalistiche ma sempre con limiti.

A livello Europeo, le Autorità Garanti come si sono pronunciate nel bilanciamento utilizzo dei droni/rispetto della Privacy?

A livello Europeo, il Garante spagnolo ha ritenuto che la legittimità dell’utilizzo dei droni è subordinata alla verifica della sussistenza di alcuni requisiti e precisamente:

  • occorre verificare che la legislazione nazionale consenta l’utilizzo di droni;
  • occorre verificare che la legge non richieda autorizzazioni particolari da parte di un’Autorità/Ente; 
  • occorre verificare che l’utilizzo delle riprese realizzate con il drone avvenga conformemente a quanto previsto dal GDPR e soprattutto dagli artt. 5 e 6 GDPR (ovvero che le rappresentazioni siano lecite, conservate per un tempo sufficiente alla realizzazione dello scopo per cui sono state effettuate, che, per la quantità dei dati trattati, non eccedano lo scopo del trattamento stesso, che trovino giustificazione in una base giuridica, come il consenso, l’interesse pubblico, l’esecuzione contratto,ecc);
  • valutare se effettuare una DPIA, ovvero una valutazione di impatto sulla protezione dei dati (consigliabile quando lo scopo non è ricreativo);
  • nei casi più complessi e di dubbio, è bene una consultazione con il Garante.

Tali limiti non possono venir meno anche nel caso di forze pubbliche che agiscono per ragioni di sicurezza, ad es. il Garante Francese ha impedito alla Polizia Nazionale transalpina di utilizzare droni per monitorare il rispetto delle misure anti contagio per mancanza di informativa ai cittadini.verific

In conclusione: quando il tuo drone è a prova di Privacy?

Occorre raccogliere il consenso e dare un’informativa adeguata (finalità, tempi di conservazione, base giuridica, ecc. specificando anche il nome del pilota e se ad es. viene utilizzato il drone per fini lavorativi, occorre specificare il committente e fare nomine titolare/responsabile del trattamento).

Attenzione al rispetto della privacy by design (trovare il  drone che per caratteristiche tutela meglio la privacy e consenta di minimizzare i dati) e by default (scegliere il drone che per le misure di sicurezza installate consente di non perdere dati).

Rispetto degli artt. 5,6 GDPR.

Valutazione di una DPIA quando lo scopo non è ricreativo.

Nel caso in cui un drone violi la Privacy, cosa posso fare?

Puoi fare una segnalazione al Garante e valutare se ci sono i presupposti per un’ azione giudiziaria di risarcimento danni.

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Sei una società o un privato e hai dubbi in materia di Privacy?

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Categorie: Internet, Privacy, Protezione dei dati personali